Addio al Celibato e Addio al Nubilato

Addio al Celibato e Addio al Nubilato

Consigli per organizzare la serata della festa di addio al celibato o addio al nubilato.

Il sesso debole sta espugnando ad uno ad uno tutti i privilegi maschili, tra cui anche la festa di addio al celibato. La tradizione dell'addio al celibato è nata nell'Inghilterra vittoriana e si era poi diffusa in tutta Europa tra i giovanotti scapestrati di fine secolo che, costretti dai genitori a "metter la testa a partito", la sera prima delle nozze si concedevano l'ultima follia da scapoli con gli amici e donnine compiacenti, salutando la perdita della libertà tra fiumi di champagne, tanto che il mattino successivo arrivavano all'altare sorretti da un amico.

Il galateo del matrimonio non vieta a un giovanotto dei nostri tempi di organizzare una festa di addio al celibato con una serata in birreria con gli amici, o un'allegra bicchierata con i soci del suo club di tennis... che anzi, sarà un gesto gentile soprattutto nei confronti dei conoscenti che non verranno invitati alla cerimonia. L'importante è che ci si mantenga su un livello di sana allegria, senza trascendere né come tasso alcoolico, né sul piano delle battute e degli scherzi.

Nelle feste per l'addio al celibato o per l'addio al nubilato è  purtroppo molto di moda esagerare (col chiasso, col cibo, con gli alcoolici, con la trasgressione) nella festa di addio al nubilato, la serata fra sole donne che sempre più spesso la futura sposa si concede con le amiche qualche giorno prima del sì.

E vero che al giorno d'oggi il matrimonio rappresenta una perdita di libertà soprattutto per la donna, ma tocca alla festeggiata porre un freno agli scherzi più spinti e volgari. Insomma, trasgredisca pure, ma senza perdere di vista il buon gusto, e il buon senso.

Questa serata (che non deve essere troppo a ridosso del giorno del sì, perché lo champagne e le ore piccole lasciano segni e occhiaie che una sposa non può permettersi) di solito consiste in una cena al ristorante, con chiacchiere e pettegolezzi.
Il conto può venire diviso "alla romana", oppure essere pagato dalla sposa, o saranno le amiche che invitano lei: l'occasione è talmente giovane che non ha ancora una regola fissa.

Come pure non è obbligatorio che la festeggiata distribuisca piccoli doni alle amiche, o che queste ne facciano a lei. Insomma, è una serata tutta da inventare. O da non inventare, se la futura sposa preferisce, saggiamente, trascorrere una serata tranquilla a casa sua, con un buon libro, per assaporare qualche minuto di requie tra tanto scompiglio prematrimoniale.



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