Abito da sposa - La scelta dell'abito

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La scelta dell'abito da sposa non è mai semplice e dopo aver scelto un abito che vi piace, dovrete sottoporlo ad una attenta analisi, valutando i punti essenziali dell'abito da sposa.: le spalle, il punto vita, la schiena, la lunghezza sul davanti e l'ampiezza in fondo. Vediamo come.

Le spalle devono essere accentuate, perché sono quello che si nota di più, insieme al corpino, quando la sposa è seduta davanti all'altare o al tavolo dell'ufficiale di stato civile. Il punto vita sarà aderente per snellire i fianchi e consentire maggiore libertà di movimento, ma solo chi è davvero sottile e snella lo sottolineerà con una cintura (richiamo classico: la cintura che legava alla vita le tuniche nuziali nell'antica Roma aveva un nodo speciale detto "nodo di Ercole", che lo sposo scioglieva quando, terminati tutti i lunghissimi riti degli sponsali, si trovava finalmentesolo con la sposa nella camera nuziale).

Poiché la sposa sta per lo più con la schiena rivolta al "pubblico", sono essenziali i particolari che enfatizzano la parte posteriore della toilette, accenni di strascico, fiocchi in vita, allacciature con asole lavorate a mano... tutte versioni moderne del "coulisson" che, fra Ottocento e Novecento, sottolineava il didietro femminile.La lunghezza dell'abito deve rendere facile l'uscita della scarpa nel camminare, e non toccare terra sul davanti; l'ampiezza del fondo, senza sovrastrutture, crinoline e sottogonne rigide, va leggermente a corolla, per slanciare l'insieme.

Sbagliare è facile: basta un dettaglio fuori posto, qualcosa di troppo, per infrangere la magia di un abito da sposa. Vediamo ancora una serie di consigli dettati dal buon senso e dal buon gusto.

- È sempre meglio essere poco agghindati che troppo; la maggioranza delle spose nel giorno delle nozze vogliono sembrare fate, principesse, personaggi delle favole, dive di Hollywood, e scelgono un abito scenografico, appariscente, drammatico: a parte il fatto che non basta essere magre per sfoggiare balze, drappeggi e tessuti increspati, chi vuole essere davvero elegante rinuncerà "eroicamente" a scollature, Strass, paillettes.

- No anche agli strascichi lunghi diversi metri, a meno che ci siano i paggetti che aiutino a sostenerli; anche così, comunque, richiedono - oltre che una certa pompa nella cerimonia - un portamento e un fisico particolari, quelli che mancavano a Baldovino e Fabiola del Belgio che, sia durante la messa, sia all'uscita dalla chiesa rischiarono più volte, vistosamente, di inciampare nella lunghissima "coda" dell'abito di lei.

- Anche il velo di lunghezza superiore ai due metri è molto impegnativo, e richiede che una damigella d'onore sia sempre "di servizio" per mantenerlo costantemente teso, e lo sollevi ogni volta che la sposa si alza o si siede, perché non si sbilanci.- La regola che vorrebbe accanto a una sposa in lungo tutti uomini in tight è sempre più spesso disattesa; ma certo sarebbe meglio, con un "lui" in abito scuro, che lei adottasse una lunghezza alla caviglia: elegantissima, ma meno impegnativa quel tanto che basta ad armonizzare con l'insieme.

- Le crinoline stile "Via col vento", le gonne ampie, i pizzi e le balze possono andare bene solo per spose giovanissime, snellissime, che si sposano in primavera o in estate, e fanno il rinfresco all'aperto.

- Merletti e trine devono essere bellissimi (se non addirittura antichi) per non rischiare l'effetto "bambola del luna park".

- Molti abiti da sposa odierni, prevedendo di venire trasformati in seguito inabiti da gran sera, hanno una profonda scollatura coperta da un bolero. Siccome cercare di risparmiare, oltre che saggio, è anche elegante, gli abiti "trasformisti" vanno benissimo, a patto che si tenga conto del loro riuso già al momento della scelta (niente bianco abbagliante, né gonne a crinolina o strascichi voluminosi) e che per il ricevimento il bolero rimanga dov'è, senza esibizione di spalle nude: la transizione tra la casta apparizione nuziale e quella frivola successiva sarebbe veramente troppo brusca.

- Il giorno del sì si nutre anche di tutto ciò che rimanda alla continuità degli affetti: ecco perché chi può riscopre l'abito da sposa di famiglia, facendosi riadattare quello trovato nell'armadio della mamma o della zia, con risultati di uno chic sorprendente e dolcissimi.

Sta prendendo lentamente piede l'uso di noleggiare l'abito da sposa (messo in misura e completo di accessori) presso centri vendita specializzati o sartorie teatrali. Ottima scelta, che permette di ben figurare con una spesa contenuta.L'unica raccomandazione è di sottoporre l'abito a nolo alle stesse attente valutazioni critiche consigliate per quello acquistato.

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