Abito da sposa - Scelta del colore dell'abito da sposa

Abito da sposa - Scelta del colore dell'abito da sposa

L'abito da sposa bianco è una tradizione recente, e risale all'Ottocento, anche se già nell'antica Grecia le spose vestivano tuniche candide. A quel tempo, però, il bianco simboleggiava la gioia e non, come nel Romanticismo, verginità e purezza.
Le spose romane erano avvolte da veli gialli e arancioni; quelle cinesi vestivano in rosso.

Rosso è ancora oggi il colore nuziale delle spose indiane: è rosso sia l'abito che indossano per le nozze, sia il chauthi ka jora, che sfoggiano il quarto giorno dopo la cerimonia, quando la giovane coppia va in visita dai genitori di lei per una specie di festa rituale. Secondo la superstizione locale, se la sarta sbaglia a tagliare anche un pezzo solo dei molti che compongono il complicato chauthi ka jora, il matrimonio fallirà.

Presso i Longobardi ci si sposava vestite solo di una tunica nera, mentre le ricche fanciulle bizantine indossavano sontuose vesti di nozze realizzate in seta rossa con ricami in oro e pietre preziose.

Nel Medio Evo e nel Rinascimento gli abiti nuziali erano molto colorati, perché veniva inaugurata in quell'occasione una veste di lusso destinata a divenire il pezzo forte del guardaroba elegante per tutte le occasioni future di mondanità...
Non quindi una "divisa" da sposa, ma un abito da sposa in cui si moltiplicava lo sfarzo della moda di tutti i giorni: i sarti veneziani crearono per questo giorno il mariage, una stoffa con filati multicolori, ma quasi dovunque il colore dell'abito nuziale era il rosso (magari arricchito con frappe di pizzo e galloni d'oro) perché si riteneva propiziasse le nascite.

Il compito di sottolineare il censo della famiglia della sposa era affidato alla lunghezza dello strascico: "dimmi che 'coda' hai e ti dirò quanto sei ricca".
All'inizio del Novecento i ricami e i pizzi d'argento erano elemento irrinunciabile dell'abito da sposa delle fanciulle di sangue blu.
Poco dopo, nei "folli Anni Venti", ci fu chi cercò, senza successo, di sfidare ogni superstizione e lanciare la moda di abiti e cappelli da sposa neri...

Siccome il bianco simboleggia la purezza, non dovrebbero indossarlo le spose al secondo matrimonio e quelle notoriamente "in attesa": ma anche questa tradizione, come molte altre, è oggi meno imperativa che in passato, e sono molti i matrimoni "riparatori" in cui le spose ostentano il pancione con grande disivoltura sotto l'abito bianco. Ma sarebbe più di gusto scegliere calde tonalità pastello, un color avorio o un rosa ostrica, o il famoso "azzurro Wallis" (che oltre a tutto snelliscono).



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