Fotografie del Matrimonio

Fotografie del Matrimonio

La scelta del fotografo per il matrimonio è molto importante perchè sarà lui ad avere il compito di rendere immortali le immagini del matrimonio. L'etichetta (e ancor più il rispetto per il luogo sacro) proibirebbero al fotografo di entrare in chiesa.

Sono sempre più rare le cerimonie in cui questa prescrizione (che fino agli Anni Trenta aveva l'aspetto di una vera e propria scomunica) viene rispettata alla lettera, ma è bene comunque che gli sposi, al momento di prendere accordi per il servizio fotografico, raccomandino di dimostrare discrezione durante la cerimonia. Oltre a tutto, è inutile immortalare ogni minuto del rito: i momenti irrinunciabili sono l'ingresso della sposa al braccio del padre, lo scambio degli anelli e le firme sul registro.

Poi, sul sagrato della chiesa, o fuori dell'ufficio di stato civile, si scatterà qualche allegra foto di gruppò, con i parenti delle due famiglie, con gli amici, con i soli testimoni, con i quattro genitori. Sono obblighi cui di solito la sposa si sottopone volentieri, mentre lo sposo è un po' a disagio, e non sa come stare: non sull'attenti, certo, ma neppure in posa troppo rilassata; quanto alle mani, anche se al momento gli sembrano delle appendici scomode e imbarazzanti, cedere alla tentazione di nasconderle in tasca avrebbe il solo risultato di sformare le linee dell'abito, e di dargli un'aria pateticamente maleducata. Tutti e due cerchino di controllare le espressioni del volto, che dovrebbe essere sempre tranquillo e sorridente: sono egualmente stonate le espressioni troppo serie, corrucciate e contratte, come di chi stia assolvendo un compito difficile, e le facce estatiche.

Assolutamente da non fare: andare col fotografo in qualche parco cittadino per farsi immortalare in improbabili girotondi tra il verde. Meglio invece recarsi subito al luogo del rinfresco, dove ci si sottoporrà di buon grado ad altre due o tre immancabili foto di gruppo con tutti i parenti schierati, e poi ci si dimenticherà della presenza del fotografo, che darà prova del suo buon gusto e della sua abilità tecnica catturando, con qualche istantanea, pose spontanee e sorrisi veri.

Saggiamente la sposa ricorderà di essere sempre "sotto tiro", e anche per questo eviterà atteggiamenti da vamp, baci ed effusioni pubbliche, ostentazioni di giarrettiere portafortuna: l'album delle foto di nozze sarà un ricordo dolce negli anni a venire quando, passata l'eccitazione del momento, certi gesti non sem breranno più né spiritosi né divertenti, ma solo sciocchi.

Anche qui, le pose "irrinunciabili" non sono molte: gli sposi e i genitori di lei che ricevono gli ospiti, una panoramica dei tavoli (o del tavolo a ferro di cavallo), il taglio della torta, i brindisi (gli sposi da soli, con i quattro genitori, con ciascuno dei testimoni, con vari parenti e amici intimi che poi gradiranno ricevere la foto ricordo), il lancio del bouquet. 

Assolutamente proibite le foto "ironiche", con lo sposo in catene, quelle "romantiche" su prati fioriti o abbracciati ad alberi secolari, e gli effetti speciali quali contorni sfumati, bolle di sapone, colpi di sole... gli unici accorgimenti tecnici cui si può fare ricorso senza offendere il buon gusto sono la studiata naturalezza delle pose, le immagini seppiate, sempre suggestive, e l' intramontabile bianco e nero (da alternare al colore), magari colorato a mano in alcuni dettagli come nelle foto delle nonne. A patto che si tratti di ritratti seri e dolci come appunto quelli di cinquant'anni fa, che stanno tornando di moda in sostituzione della "solita" foto della sposa ritratta in casa la mattina delle Per avere un risultato soddisfacente, in tutto degno dei ritratti i una volta, è consigliabile recarsi nello studio del fotografo qualche giorno prima delle nozze (magari in occasione di una "prova generale" dell'abito con acconciatura e trucco) per una seduta fotografica, fatta con calma, con disponibilità di tempo, senza il pensiero della cerimonia che incalza.

Al momento di prendere accordi con un fotografo, sarà bene chiedergli di mostrarci qualche esempio di servizi svolti in occasione di altre cerimonie nuziali, così da renderci conto del suo stile e dei tipi di inquadrature che preferisce; siccome è inutile poi cercare di convincere un professionista a cambiare metodo di lavoro, è meglio rivolgersi a una persona con gusti simili ai nostri. Se ci sono sufficienti alcune belle istantanee-ricordo, possiamo anche rivolgerci a un amico o un parente appassionato fotografo: non si tratta però di un favore da poco, perché non potrà rilassarsi e svagarsi come tutti gli altri invitati.

Metteremo subito in chiaro che intendiamo rimborsargli ogni spesa sostenuta per le pellicole, e che considereremo il suo "lavoro" come regalo di nozze. Che cosa dice il galateo della videocassetta "nuziale"? Sì se permette di fissare "dal vivo" i momenti più commoventi della cerimonia e del rinfresco; no se viene usata per creare veri e propri film a episodi, che immortalano gli sposi durante lo shopping e la cena di addio al celibato o, peggio, nelle varie fasi della vestizione.

Oggi con la tecnologia digitale si richiede spesso al fotografo o al montatore video, una versione in dvd del peoprio video di matrimonio, le caratteristiche del dvd, oltre a rendere ancora più creativo il prodotto finale, garantiscono maggiore durata ai ricordi e alle immagini del vostro matrimonio. 

 



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